E dopo?

Ma dopo un anno così particolare cosa si può fare?

La particolarità dell’Anno Unico è che può portare ad inserirsi nel mondo del lavoro oppure essere il primo passo per raggiungere importanti traguardi di studio, dalla qualifica professionale, al diploma, fino alla laurea.

Non è una scuola per “accontentarsi” ma per molti ragazzi è stato l’inizio di un nuovo lungo percorso nel mondo dell’istruzione, un viaggio che ha dato i suoi frutti proprio perchè è iniziato con calma, in un luogo sereno, dalla riscoperta del proprio valore.

Ma cosa posso fare dopo?

Ecco le opzioni:

  • Frequento l’Anno di qualifica grafica, parificato ad una terza CFP, che porta ad un primo titolo di studio. Si tratta di un anno di scuola che è organizzato della stessa equipe di Anno Unico, ancora con modalità attenta e creativa (aumentando però le ore di lezione e di stage). Una volta raggiunto questo ulteriore obiettivo si potrà scegliere se andare a lavorare con questo titolo nello zaino o proseguire fino al diploma o magari alla laurea (anche in settori diversi).
  • Mi inserisco in un terzo anno di formazione professionale in un settore diverso dalla grafica (autoriparatore, sala-bar, aiutocuoco…) grazie ai crediti formativi certificati da Anno Unico. Anche in questo caso basterà un anno per raggiungere la qualifica.
  • Mi inserisco nel mondo nel lavoro. Anno Unico viene anche scelto da chi non intende proseguire la scuola, ma ha bisogno di crescere ancora un pò per inserirsi nel mondo del lavoro (e adempiere all’obbligo formativo)
  • Riprendo la scuola da dove avevo lasciato: per qualcuno Anno Unico ha valore di anno di pausa per la cura di sè, un’alternativa a rimanere a casa in un periodo difficile della propria vita, magari mentre si porta avanti un percorso di psicoterapia.

Io adesso non so cosa sceglierò…

Non è un problema. Il bello di Anno Unico è che non bisogna decidere a priori, si fa un passo alla volta, spesso si inizia senza idee e con una motivazione a breve termine e poi lungo il percorso si prendono decisioni aiutati dai nostri tutor, insegnanti, educatori.
L’importante è sapere che, se si vorrà, rimangono aperte tutte le strade, e che ci sarà sempre qualcuno al nostro fianco per sostenerci.