Ci si può iscrivere durante l’anno?
Fino a gennaio può avere senso l’inserimento, più avanti l’esperienza si impoverisce troppo. Purtroppo negli ultimi anni abbiamo però esaurito i posti molto prima…
È a pagamento?
Dipende. Tutte le volte che riusciamo a intercettare finanziamenti pubblici li utilizziamo per rendere gratuito il percorso; ci impegnamo in ogni modo per rendere questa opzione possibile. In alcune situazioni però siamo purtroppo costretti a chiedere una retta per sostenere il servizio. Conviene chiamarci, perchè di anno in anno la situazione cambia.
E se ho più di 19 anni?
Capita spesso di inserire all’Anno Unico anche ragazzi di 20 o 21 anni.. da parte nostra non ci sono preclusioni se insieme valutiamo che il percorso possa esserti utile. E’ ovvio che sarai in gruppo con compagni più piccoli, e se questo ti crea un problema è meglio immaginarare alternative.
Ci si può iscrivere durante l’anno?
Fino a gennaio può avere senso l’inserimento, più avanti l’esperienza si impoverisce troppo. Purtroppo negli ultimi anni abbiamo però esaurito i posti molto prima…
All’Anno Unico si fanno meno ore che in una scuola tradizionale… Come è possibile che i nostri ragazzi recuperino?
L’Anno Unico propone anzitutto di “fermarsi”, rallentare, fare meno ma fare bene, senza l’ansia dell’iper-produttività. Grazie a questo abbiamo visto accadono “magie”, si sblocca qualcosa che poi permette di riprendere la propria strada. Nel momento in cui un ragazzo è più sereno nei confronti della scuola il recupero può essere anche molto veloce, ce lo testimoniano tantissimi dei nostri ragazzi.
Per le materie più faticose come inglese e matematica: Lavoriamo in pochi, in un contesto tranquillo, con l’insegnante a disposizione; in questo modo si può imparare di più che in una classe tradizionale, anche se le ore sono meno.Per quanto riguarda invece le cosiddette “materie di studio”: è vero, il nostro programma non segue quello delle altre scuola, ma una volta rigenerati e rimotivati abbiamo visto che, per chi vuole proseguire, non è un grande problema recuperarle velocemente.
Anche se può sembrare difficile da immaginare, fino ad ora, questa organizzazione con orario ridotto ha funzionato, e accompagnato tanti ragazzi a sbloccare percorsi che sembravano compromessi.
Sono indeciso. Come faccio a capire che è la scuola per me?
Spesso molti ragazzi sono molto indecisi (bene se sei indeciso! Vuol dire che non stai affrontando la scelta con superficialità). In genere c’è una voce dentro di sé che suggerisce di continuare nella scuola “ufficiale”, perchè può portare al titolo di studio più velocemente, in modo più regolare, mentre un’altra spinge per venire all’Anno Unico, perche si sente il forte bisogno di un’esperienza simile. Entrambe queste voci hanno un senso, delle buone ragioni.
E allora come se ne esce?
Per dare una risposta a questa domanda l’esercizio che ti proponiamo è di chiudere gli occhi, immaginarti il prossimo anno in una scuola simile a quella che hai frequentato fino ad ora: se ti viene una sorta di stretta allo stomaco vuol dire probabilmente che hai bisogno di prendere le distanze da un luogo di sofferenza e forse l’Anno Unico può essere una buona soluzione. Possiamo essere molto convinti di un percorso scolastico a livello razionale, ma se il nostro corpo non è pronto, alla fine vincerà lui, lo abbiamo visto in tantissimi casi. Il rischio è che nel giro di poche settimane torneranno i mal di pancia, le tensioni, e ci si ritroverà al punto di partenza, con il rischio di “perdere” un altro anno, ritrovandosi a casa senza alternative.
Mi sembra tutto troppo bello. Ma è proprio vero quello che raccontate? Non è che poi alla fine siete come tutte le altre scuole?
Ci rendiamo conto che una proposta così particolare finchè non la si prova è difficile crederci, o immaginarsela. Per questo – per chi è proprio in dubbio – ci è capitato di proporre di tenere in sospeso l’iscrizione per un paio di settimane, affinchè si possa valutare in prima persona la proposta. Questo proprio perchè non ci interessa “vendere” a chiunque l’Anno Unico, ma coinvolgere solo chi ritenga che possa essere il posto per lui.
L’Anno Unico non è una scuola per ragazzi “falliti”, ma un tentativo di sperimentare la scuola del futuro, perchè siamo convinti che di sensibilità e attenzione ai bisogni di apprendimento del tempo presente tutti ne hanno bisogno..